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fondo per la filiera della ristorazione – decreto del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali 27 ottobre 2020 – Gazzetta Ufficiale n. 277 del 6 novembre 2020.

Con il decreto del MIPAAF del 27 ottobre 2020 viene data attuazione alla disposizione del decreto-legge n. 104 del 2020 (cosiddetto decreto “agosto”), che ha istituito un Fondo, con una dotazione di 600 milioni di euro per il 2020, per aiutare la ripresa dell’attività da parte degli esercizi di ristorazione e per ridurre lo spreco alimentare.

Le risorse finanziarie del Fondo sono destinate all’erogazione di un contributo a fondo perduto inizialmente riservato alle imprese della ristorazione ed esteso, su richiesta di Federalberghi, alle imprese registrate con codice ATECO 55.10.00 (alberghi) limitatamente alle attività autorizzate alla somministrazione di cibo.

L’erogazione del contributo viene effettuata nel rispetto dei limiti previsti dalla normativa europea in materia di aiuti “de minimis”.

soggetto gestore

Il soggetto concessionario è Poste italiane S.p.a., che avrà la responsabilità di acquisire le domande, effettuare la valutazione e il controllo delle richieste e, successivamente all'autorizzazione del MIPAAF, provvedere al pagamento dell'anticipo e del saldo del contributo.

beneficiari

Possono accedere al contributo le imprese attive nel settore della ristorazione con codice ATECO prevalente 56.10.11 (ristorazione con somministrazione), 59.29.10 (mense) e 56.29.20 (catering continuativo su base contrattuale). Possono inoltre accedere le imprese con codice ATECO 56.10.12 (attività di ristorazione connesse alle aziende agricole), 56.21.00 (catering per eventi), e, limitatamente alla somministrazione di cibo, le imprese con codice 55.10.00 (alberghi)

Il contributo è concesso alle imprese che hanno avviato l'attività a decorrere dal 1° gennaio 2019 o a quelle già attive prima di tale data qualora il fatturato medio dei mesi da marzo a giugno 2020 sia inferiore ai tre quarti del fatturato medio dei mesi da marzo a giugno 2019.

entità del contributo

Il contributo è concesso per l'acquisto, effettuato dopo il 14 agosto 2020 e dimostrato attraverso apposita documentazione fiscale, di prodotti agroalimentari.

Il contributo per ciascun beneficiario potrà variare da un minimo di 1.000 euro fino a un massimo di 10.000 euro, al netto dell'IVA.

Il contributo, in ogni caso, non può mai essere superiore all'ammontare complessivo degli acquisti.

requisiti relativi all'acquisto di prodotti agroalimentari

Il contributo è riconosciuto per l’acquisto, effettuato dopo il 14 agosto 2020 e comprovato da idonea documentazione fiscale, di prodotti agroalimentari (inclusi prodotti vitivinicoli, della pesca e dell'acquacoltura), anche DOP e IGP, valorizzando la materia prima di territorio. L'ammontare degli acquisti non può essere inferiore ai 1.000 euro né superiore a 10.000 euro, esclusa l'IVA.

Per rispondere al requisito della valorizzazione della materia prima di territorio il richiedente deve aver acquistato prodotti rientranti nelle seguenti categorie:

- prodotti da vendita diretta da imprenditori agricoli ai sensi dell'articolo 4 del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 228;

- prodotti ottenuti da filiera nazionale integrale dalla materia prima al prodotto finito.

Ai fini dell'attuazione della presente misura agevolativa sono considerati prioritari gli acquisti di prodotti DOP e IGP e di prodotti ad alto rischio di spreco, questi ultimi riportati nell'allegato 1 del decreto. Nell'elenco, aggiornabile con decreto del MIPAAF, compaiono prodotti rientranti nel paniere elaborato dal "Tavolo per la lotta agli sprechi e per l'assistenza alimentare" per il Programma di distribuzione delle derrate alimentari agli indigenti, come latte 100% italiano, prosciutto crudo DOP e prosciutto cotto 100% italiano, olio extra vergine di oliva 100% da olive italiane e/o DOP e altri prodotti di origine italiana.

Il soggetto beneficiario è tenuto ad acquistare almeno tre differenti tipologie di prodotti agricoli e alimentari e il prodotto principale non può superare il 50% della spesa totale sostenuta e documentata.

richiesta del contributo

L'impresa può presentare la domanda di contributo attraverso il portale della ristorazione (piattaforma web di Poste Italiane) o attraverso gli sportelli di Poste Italiane.

Dovrà essere allegato alla domanda anche copia del versamento dell'importo di adesione all'iniziativa di sostegno, effettuato tramite bollettino di pagamento, fisico o digitale (l'importo sarà determinato con successivo provvedimento ministeriale).

Alla domanda deve essere acclusa un'autodichiarazione concernente:

- gli aiuti complessivamente percepiti in regime "de minimis" nell'ultimo triennio, incluso l'anno della domanda;

- il calcolo dell'ammontare del fatturato medio dei mesi da marzo a giugno 2020 che deve essere inferiore ai tre quarti dell'ammontare del fatturato medio dei mesi da marzo a giugno 2019 ovvero che il richiedente ha avviato l'attività a decorrere dal 1° gennaio 2019;

- l'iscrizione dell'attività al registro delle imprese con codice ATECO prevalente;

- l'insussistenza delle condizioni ostative di cui all'articolo 67 del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159;

- la mancata presentazione della domanda di contributo per i centri storici di cui all’art. 59 del decreto-legge n. 104,

- ogni altra richiesta presente nella modulistica predisposta da Poste Italiane.

L'impresa richiedente provvede altresì ad inserire sulla piattaforma della ristorazione, oppure a presentare presso gli sportelli postali, i documenti fiscali (fatture e documenti di trasporto) che certificano l'effettivo acquisto e la consegna dei prodotti agroalimentari, anche non quietanzati.

L'accettazione della domanda è subordinata alla verifiche di corrispondenza tra Partita IVA e codice ATECO del richiedente e alla completezza del corredo documentale.

istruttoria e concessione del contributo

Dopo aver verificato la completezza delle domande presentate, Poste Italiane trasmette al Ministero l'elenco dei potenziali beneficiari con specificazione del contributo da ciascuno richiesto corrispondente alle fatture presentate nella domanda.

Il Ministero, nei limiti delle risorse disponibili e sulla base dei requisiti relativi all'acquisto di prodotti agroalimentari, con proprio provvedimento determina il contributo erogabile a ciascun beneficiario. Oltre all'importo minimo di 1.000 euro, saranno ripartite le risorse residue tra i soggetti beneficiari, fino al raggiungimento del tetto massimo (10.000 euro).

Qualora il totale dei contributi richiesti ecceda le risorse disponibili, il MIPAAF procederà alla determinazione della misura del contributo concedibile in misura percentualmente proporzionale agli acquisti documentati.

Le istanze che evidenziano acquisti di prodotti DOP/IGP e di prodotti idonei ad evitare sprechi alimentari sono considerate prioritarie nell'assegnazione.

Il Ministero, dopo che sono state effettuate le necessarie verifiche, autorizza la corresponsione di un anticipo pari al 90% del valore del contributo riconosciuto, che avverrà tramite bonifico effettuato da Poste Italiane.

Entro 15 giorni dall'anticipo il soggetto beneficiario presenta a Poste Italiane, con le medesime modalità previste per la presentazione della domanda, la quietanza di pagamento degli acquisti.

Una volta acquisita tale documentazione, e verificato il rispetto del “de minimis”, saranno emessi i bonifici a saldo del contributo concesso.

 Nel fare riserva di tornare ad informarvi in ordine alla data entro la quale dovrà essere presentata l’istanza, si inviano distinti saluti.

 

                                                                                         Il Direttore Generale

                                                                              (Dr. Alessandro Massimo Nucara)

 

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