Autorità Idrica Toscana – disciplinare per il riempimento delle piscine private ad uso collettivo
In un recente incontro a livello regionale, l’AIT ci ha illustrato il disciplinare sul risparmio idrico promuovendone la massima diffusione a tutto il comparto ricettivo, oltra a questo ci sono stati illustrati tutti gli adempimenti con relative sanzioni connesse all’uso dell’acqua pubblica per il riempimento (totale e/o parziale) delle piscine, che comunque restano invariati rispetto allo scorso anno e che andiamo a riepilogare per una più agile comprensione.
Di seguito indichiamo le principali azioni da ricordare:
- La struttura che ha intenzione di aprire la propria piscina deve chiedere al proprio gestore, che ha pubblicato sul proprio sito il modulo di richiesta, la concessione di utilizzo dell’acqua potabile
- Il gestore risponderà entro 30 giorni. Verrà concesso l’uso dell’acqua per 365 giorni, successivamente dovrà essere rinnovata la richiesta al gestore
L’AIT ESORTA LE STRUTTURE AD INOLTRARE QUANTO PRIMA LA RICHIESTA ANCHE SE LE STRUTTURE NON SONO ANCORA APERTE, PER PERMETTERE UNA OTTIMALE ORGANIZZAZIONE PER LE CONCESSIONI
- Se la struttura non dovesse fare richiesta al gestore, incorrerà in sanzioni fino a 600€
- In caso di sopraggiunta ordinanza sindacale per la razionalizzazione del consumo di acqua potabile o dichiarazione di emergenza idrica da parte della Regione Toscana, la possibilità di utilizzare il pubblico acquedotto sarà vietata e l’autorizzazione ricevuta per il riempimento della piscina cesserà la sua validità fino al termine del provvedimento.
E’ stato poi illustrato il tipo di controlli che vengono effettuati sull’approvvigionamento e come può avvenire l’approvvigionamento dell’acqua:
- Usando l’acquedotto pubblico>>>>>>>la struttura deve esibire la mail di concessione autorizzata dal gestore
- Pozzo o sorgente >>>>>>>>>possedere la concessione e pagare annualmente il relativo canone, inoltre deve essere installato un contatore per la misurazione annua delle portate e dei volume prelevati e comunicarli alla Regione entro il 31 gennaio dell’anno successivo a quello cui si riferiscono le relative misurazioni
- Fornitura di acqua tramite ditte specializzate con autobotte>>>>>>dimostrabile mediante presentazione di fatture e documento di trasporto
Sono poi stati ricordati i controlli che vengono effettuati dalle ASL territorialmente competenti sulla documentazione prevista per la gestione dell’acqua in piscina:
- Manuale di autocontrollo
- DVR
- Registro degli interventi di manutenzione
- Registro dei controlli dell’acqua in vasca contenente:Lettura giornaliera del contatore nell’apposita tubazione di mandata dell’acqua di immissione
In assenza della documentazione ivi indicata sono previste sanzioni da 500 a 3000€. La sanzione comporta la chiusura dell’impianto
Ricordiamo che secondo l’art.9 comma 7 della l.r.8/2006 viene controllato anche lo svuotamento annuale della piscina (per poter effettuarne la pulizia).
Lo svuotamento viene verificato dai registri e dai consumi.
In mancanza di svuotamento è prevista una sanzione da 200 a 1200€
Alleghiamo il disciplinare per l’uso dell’acqua potabile presentato nell’incontro.
Cordiali saluti
Pier Luigi Masini
Segretario generale
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