epidemia di Ebola in Africa occidentale
Il 16 ottobre si è tenuta a Bruxelles una riunione dei Ministri della Salute europei, finalizzata a discutere dell'epidemia di Ebola e delle procedure di controllo attivate negli aeroporti di ingresso sul territorio UE con voli diretti provenienti dalle aree affette dal virus.
Nelle aree colpite si prevede che il tasso di nuovi casi continuerà ad aumentare nei prossimi mesi. L’Organizzazione mondiale della sanità stima che per poter arrivare ad un controllo dell'attuale epidemia saranno necessari almeno 6-9 mesi, durante i quali dovranno essere messi in campo interventi forti e coordinati.
Anche se l'OMS continua a non prevedere alcuna restrizione di viaggi e movimenti internazionali verso le aree affette dal virus e da queste (ad eccezione dei casi sospetti, a meno che non si tratti di evacuazioni mediche programmate), il nostro Ministero della Salute consiglia ai cittadini italiani il differimento di viaggi non urgenti e indispensabili verso i Paesi interessati dalla epidemia (al momento attuale Guinea, Liberia, Sierra Leone e Nigeria, quest'ultima però dichiarata recentemente "virus free").
Il Ministero inoltre informa che sono state adottate misure di profilassi internazionale nei porti ed aeroporti, per informare i viaggiatori che provengono da aree geografiche affette dalla malattia sugli eventi che possono aver rappresentato un fattore di rischio per contrarre l’infezione, e sui comportamenti da attuare nel caso dovessero accusare i sintomi della malattia. Inoltre, pur raccomandando di posticipare i viaggi non strettamente necessari verso le aree geografiche affette dalla epidemia, ai viaggiatori che dovessero recarvisi sono fornite informazioni sulle misure igieniche da osservare e sui comportamenti a rischio da evitare per prevenire l’infezione.
Per quanto riguarda i viaggiatori provenienti dagli Stati affetti, le raccomandazioni dell’OMS prevedono al momento l’esecuzione di screening in uscita da aeroporti, porti e principali attraversamenti terrestri, per individuare malattie febbrili compatibili con potenziale infezione da Ebola, mediante la somministrazione di un questionario, una misurazione di temperatura e, in caso di febbre, di valutazione del rischio che la febbre possa essere causata dal virus, impedendo, in caso affermativo, il viaggio (sempre che non si tratti di una evacuazione medica programmata).
Riteniamo utile allegare la locandina che il Ministero della Salute ha predisposto per informare i viaggiatori in arrivo presso porti o aeroporti italiani, provenienti da zone a rischio, sulle misure da adottare in caso di manifestazione di sintomi ascrivibili al virus. Non è previsto al momento che tali informazioni siano fornite ai turisti dalle strutture ricettive.
Facciamo riserva di informarvi prontamente in caso di emanazione di ulteriori direttive ministeriali.
Distinti saluti.
Il Direttore Generale
(Dr. Alessandro Massimo Nucara)
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